Antibatterico naturale nella cura delle lesioni

La gestione delle lesioni croniche rappresenta un tema importante dal punto di vista medico ed economico. 

Tra le ferite croniche degli arti inferiori che non tendono a guarire spontaneamente, al primo posto per incidenza troviamo le ferite di origine venosa (70%) seguite da quelle arteriose (10%), da quelle miste arteriose/venose (10%) e un altro vasto gruppo (10%) in cui si

collocano le ferite conseguenti a malattie metaboliche, come l’ulcera del piede diabetico.

Il problema è spesso aggravato dalla diffusione di specie microbiche resistenti agli antibiotici che infettano le ferite rendendo difficile la gestione e compromettendone la guarigione.

Che tipo di ferite?

Ad ampia conoscenza le ferite possono essere distinte in acuto o croniche. Per le ferite acute il processo di guarigione si realizza attraverso una cascata di eventi biologici che in ultimo portano alla formazione della cicatrice.

Uno dei principali fattori avversi delle ferite è l’infezione; essa causa prolungamento del danno determinando il protrarsi del processo infiammatorio, rilasciando endotossine e proteasi che inibiscono il processo di riparazione tessutale, creando un micro-ambiente sfavorevole all’angiogenesi e conducendo a ulteriore necrosi.

La gestione globale e coordinata della lesione cutanea cronica prende il nome di “wound bed preparation” e si articola in diversi processi che preparano il letto della ferita ad affrontare gli eventi necessari per la guarigione. 

Tra questi: controllo dell’igiene, rimozione del tessuto necrotico (debridement), gestione dell’essudato e utilizzo di medicazioni avanzate.

Il miele di Manuka: prezioso alleato

Particolare attenzione si pone sull’utilizzo di una sostanza di origine naturale che recentemente si è rivelata di notevole interesse per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti: il miele di Manuka.

Grazie alla sua ampia distribuzione e alla grande quantità di nettare prodotto da numerosi fiori, il Leptospermum scoparium rappresenta la principale pianta dove le api mellifere preferiscono prelevare il nettare che poi elaborano, combinano con sostanze specifiche, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare.

Vantaggi del miele di Manuka

Certamente dal punto di vista medico il miele mostra dei vantaggi per quanto riguarda la gestione della medicazione, la scarsa nocicezione da parte del paziente durante il trattamento e l’ottimo controllo della componente dolorosa che spesso si riscontra nelle lesioni. Anche dal punto di vista economico l’utilizzo di questa sostanza naturale certamente è apprezzabile.

Al giorno d’oggi gli studiosi di tutto il mondo hanno deciso di orientarsi sui prodotti naturali che hanno dimostrato di essere degli ottimi alleati della medicina.

In sostanza le api, come stato descritto, nel corso della storia hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nel mondo della medicina, tanto che in Nuova Zelanda le significative proprietà del miele, sia in termini commerciali che medici, hanno portato alla necessità di sviluppare ricerche più approfondite su questo dolce prodotto naturale.

Concludendo

Per molti resta ancora abbastanza difficile credere che con un metodo così semplice si possa migliorare/guarire gravi lesioni e che soprattutto a volte il prodotto naturale venga sostituito completamente dalle tecniche della medicina tradizionale. 

Personalmente fermamente convinta da sempre che la medicina tradizionale resta una forma parziale di conoscenza che si deve confrontare senza alcun pregiudizio con la, così detta, medicina naturale, frutto della secolare lotta dell’uomo contro la malattia e dell’attenta osservazione dei fenomeni naturali.

Senza ombra di dubbio in ogni cura la miglior scuola rimane la pratica e chissà mai che la miglior terapia possa risultare anche più dolce.