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Prevenzione maschile

Parliamo di prevenzione al maschile e quali screening eseguire nelle diverse fasce d’eta.

Prevenzione: quali controlli fare nell’uomo?

Si parla tanto (per fortuna!) di prevenzione ma lo si fa sempre più rivolto alle donne. Meno spesso vengono coinvolti gli uomini quasi come se fossero dotati di super poteri che li rendono immuni dall’ammalarsi. 

I numeri, però, parlano chiaro: il tumore alla prostata, tumore più diffuso negli uomini sopra i 50 anni, colpisce circa 36.000 uomini ogni anno in Italia mentre il tumore ai testicoli rappresenta il 12% dei tumori maschili in età giovane tra i 20 e i 40 anni.

Ma quando iniziare i controlli e che tipo di screening si devono fare?

Avvicinare gli uomini alla prevenzione è importante fin dalla giovane età e diventa fondamentale dopo i 50 anni, soprattutto quando all’età si associano cattive abitudini come fumo e sedentarietà.

N.B Le fasce di età indicate sono puramente indicative. Con il proprio medico è possibile programmare una serie di controlli che possono essere diversi a seconda dell’età, dello stile di vita e dei fattori individuali di ciascuna persona.

Che esami preventivi deve fare l’uomo?

Prevenzione maschile fino ai 25 anni

Dalla pubertà fino ai 25 anni è importante eseguire almeno un controllo andrologico-urologico. 

Per l’occasione lo specialista o il proprio medico di medicina generale, dopo un’attenta visita darà, anche, consigli per preservare la salute degli organi riproduttivi (ad esempio, frequente è la comparsa di varicocele) e difendersi dalle malattie veneree. 

Inoltre, indicherà uno stile di vita pro-fertilità, ovvero che preveda un’alimentazione sana, che limiti il sovrappeso e soprattutto lontani da fumo, abuso di alcolici, uso di droghe o sostanze dopanti. Infine, insegnerà al paziente l’autopalpazione regolare del testicolo (da eseguire poi autonomamente almeno una volta al mese). 

Nei giovani tra gli 11 anni e i 14 anni è raccomandato il vaccino contro il papilloma virus che nel sesso maschile può causare il cancro dell’ano, del pene e del cavo orale e i condilomi (verruche) ano-genitali.

Prevenzione maschile tra i 25 e i 45 anni

Tra i 25 e i 45 anni i livelli di testosterone cominciano a diminuire. Il valore di questo ormone va tenuto sotto controllo perché se troppo basso può rappresentare la spia di altre complicanze e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e osteoporosi.

Anche se non ci sono sintomi, è utile cominciare a tenere sotto controllo i valori pressori, sottoporsi ad un esame completo del sangue, effettuare almeno una volta la visita oculistica e il controllo dei nei. 

È raccomandato anche in questa fascia di età effettuare una visita andrologico-urologica per escludere eventuali patologie dell’apparato urogenitale.

Prevenzione maschile dai 45 anni in su

Dai 45 anni in su i controlli verranno effettuati allo scopo di diagnosticare precocemente possibili patologie a carico dell’apparato urologico e a contrastare i sintomi che possono intaccare il benessere sessuale. 

Con l’aumento degli anni, infatti, aumenta l’incidenza di tumore alla prostata e alla vescica. Il naturale ingrossamento della prostata (ipertrofia) che avviene con l’avanzare dell’età può non presentare sintomi, o al contrario, alcuni fastidi. 

Certi segnali possono essere più significativi di altri e accendere nel paziente un campanello di allarme.

Generalmente, bisogna prestare attenzione alla comparsa di:

  • Difficoltà a urinare, conseguenza dell’ingrossamento della ghiandola prostatica;
  • Minzione ridotta o accentuata;
  • Disfunzione erettile.

Indipendentemente dalla sintomatologia è consigliata una visita specialistica e la misurazione dei valori del PSA, l’antigene prostatico specifico. Questo esame è importante per tutti gli uomini a partire dai 50 anni o anche prima se c’è una familiarità di tumore della prostata.

Prevenzione maschile dai 50 ai 74 anni

A partire dai 50 anni fino ai 74 è inoltre attivo gratuitamente anche lo screening del tumore al colon-retto con la ricerca di sangue occulto nelle feci.

Infine, è bene sottoporsi anche a controlli cardiologici per stabilire le probabilità di andare incontro a eventi cardiovascolari nei cinque-dieci anni successivi.

Se la salute è il primo dovere della vita ricorda che la prevenzione ti salva la vita!

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