C’ERA UNA VOLTA, UN PO’ LONTANO DA QUI, UNA FORESTA VICINO AL FIUME DOVE TUTTI GLI ANIMALI VIVEVANO FELICI. ANCHE GINO, UN CUCCIOLO DI SCOIATTOLO AMICHEVOLE E GIOCHERELLONE, SOPRANNOMINATO “LO SCOIATTOLINO”, COME I SUOI COMPAGNI, ANDO’ A SCUOLA QUEL GIORNO. 
IN MATTINATA COMINCIO’ A PIOVERE, SEGNO CHE L’AUTUNNO ERA ALLE PORTE E BEN PRESTO LE FOGLIE SAREBBERO CADUTE E AVREBBERO RIVESTITO LA FORESTA DI UN TAPPETO ARANCIONE. A GINO PIACEVA L’AUTUNNO PERCHE’ IL VENTO E LE PIOGGE PORTAVANO VIA IL CALDO DELL’ESTATE.

QUANDO SUONO’ LA CAMPANELLA CHE SEGNAVA LA FINE DELLE LEZIONI, I GENITORI DI SCOIATTOLINO E DEL SUO AMICO RICCIO VENNERO A PRENDERLI PER PORTARLI A CASA. I DUE AMICI SI SALUTARONO: “CIAO GINO, CI VEDIAMO DOMANI” DISSE RICCIO; “SPERIAMO CHE SMETTA DI PIOVERE, COSI’ POSSIAMO TORNARE A GIOCARE INSIEME DOPO LA SCUOLA” RIBATTE’ GINO.

PER DIVERSI GIORNI PIOVVE ININTERROTTAMENTE E IMPROVVISAMENTE IL FIUME STRARIPO’ ALLAGANDO IL BOSCO. LA MATTINA SEGUENTE GLI ANIMALI SI SVEGLIARONO E FURONO SORPRESI DI VEDERE TANTA ACQUA INTORNO A LORO. LA SCUOLA FU CHIUSA, MA NON SI SAPEVA PER QUANTO TEMPO.

GINO ERA CONTENTISSIMO: NON DOVEVA SVEGLIARSI PRESTO E AVEVA A DISPOSIZIONE MOLTO TEMPO PER FARE QUELLO CHE GLI PIACEVA DI PIU’.

IL GIORNO DOPO DORMI’ FINO A TARDI E QUANDO SI SVEGLIO’ FECE COLAZIONE CON CALMA. RESTO’ TUTTO IL GIORNO IN PIGIAMA, GIOCO’ UN PO’ A FARE COSTRUZIONI CON I RAMETTI, POI FECE UNA PISTA PER LE NOCCIOLE, TORRI CON I SASSI (LA PIU’ ALTA ERA DI BEN 10 SASSI) E UN PO’ A CALCIO CON LE NOCI…ANCHE SE LA MAMMA NON VOLEVA LO FACESSE IN CASA.

COSI’ FECE PER MOLTI GIORNI, MA DOPO DUE SETTIMANE CHE STAVA IN CASA, SI ACCORSE CHE NON ERA TANTO BELLO STARE LONTANO DAGLI AMICI, NON ERA PIU’ DIVERTENTE GIOCARE DA SOLO E SI PREOCCUPO’ DI SAPERE COME STAVANO. 
GINO SI STAVA ANNOIANDO SEMPRE PIU’, FINCHE’ UN GIORNO NOTO’ CHE L’ACQUA CHE CIRCONDAVA IL SUO TRONCO SI STAVA ABBASSANDO.  CORSE AD AVVISARE LA MAMMA, CHE GLI DISSE: “PRESTO POTRAI TORNARE A GIOCARE CON I TUOI AMICI!”.

QUELLA SERA SCOIATTOLINO, PRIMA DI ANDARE A LETTO, GUARDO’ LA FOTOGRAFIA APPESA AL MURO DI LUI E RICCIO E SI RESE CONTO DI ESSERE PREOCCUPATO CHE I SUOI AMICI SI FOSSERO DIMENTICATI DI LUI.

LA MATTINA SEGUENTE LA MAMMA LO VIDE UN PO’ PENSIEROSO E TRISTE. GLI CHIESE PERCHE’ FOSSE COSI’ E LUI LE PARLO’ DELLE SUE PREOCCUPAZIONI. LEI LO GUARDO’ CON DOLCEZZA E LO CONSOLO’: “TRANQUILLO, I TUOI AMICI TI VORRANNO SEMPRE BENE, ANZI, SARANNO ANCORA PIU’ CONTENTI DI VEDERTI, SARAI MANCATO LORO QUANTO LORO SONO MANCATI A TE!”. 
SUL MUSETTO DI GINO SPUNTO’ UN SORRISO.

PASSARONO I GIORNI E OGNI SERA SCOIATTOLINO GUARDAVA IL FIUME RITIRARSI SEMPRE DI PIU’, ASPETTANDO IMPAZIENTE L’INIZIO DELLA SCUOLA. QUANDO ARRIVO’ QUEL GIORNO CORSE FUORI CASA, I SUOI AMICI GIOCAVANO SALTANDO NELLE POCHE POZZANGHERE RIMASTE. 

LUI ESITO’, POI FECE UN GRANDE RESPIRO E CORSE A GIOCARE CON LORO. CAPI’ IN UN ISTANTE CHE LA MAMMA AVEVA RAGIONE: GLI AMICI NON SI SCORDANO MAI!

QUESTA ESPERIENZA FECE CAPIRE A GINO E AI SUOI AMICI CHE OGNI MOMENTO PASSATO INSIEME E’ PREZIOSO.