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MOC: mineralometria ossea computerizzata

Un nuovo test per riconoscere la presenza dell'osteoporosi.

Previeni l’osteoporosi con un esame semplice e veloce

Le ossa sono in continua evoluzione, come gli altri organi del nostro corpo. Nel corso dell’infanzia e della giovinezza, le ossa crescono e si rafforzano. Si raggiunge il picco di massa ossea intorno ai trent’anni di età, poi con il passare degli anni le ossa tendono ad indebolirsi.

L’osteoporosi è una condizione fisica in cui le ossa diventano talmente fragili da rompersi. Tra i sintomi più facili da riconoscere ci sono il calo di statura e la cifosi della parte superiore della colonna vertebrale. Le fratture più frequenti sono quelle dell’anca, delle vertebre o del polso.

Soggetti a rischio di osteoporosi

Il più importante fattore di rischio è l’età. Le donne sono più a rischio degli uomini poiché tendono ad avere una struttura ossea più piccola e minuta. Un altro importante fattore che incide sulla fragilità delle ossa delle donne è la menopausa.

Dopo la menopausa, le donne producono una quantità inferiore di ormoni, in particolare estrogeni, che proteggono dalla perdita di massa ossea.

Come riconoscere la presenza dell’osteoporosi?

L’osteoporosi è spesso definita come “malattia silenziosa”. I primi segni della malattia si manifestano quando ormai le ossa sono già molto fragili. L’unico modo per scoprire se si soffre di questa malattia è misurare direttamente o indirettamente la massa ossea. Uno di questi test è l’esame del calcagno con gli ultrasuoni. 

Si utilizza uno strumento chiamato ultrasonometro, il quale impiega gli ultrasuoni per misurare la resistenza dell’osso nel punto del calcagno più sensibile alle sue variazioni, grazie ad un’immagine visualizzata in tempo reale. 

Esistono altri test, come la densiometria ossea a raggi X, che misurano la mineralizzazione delle ossa, e in particolare il contenuto di calcio. La quantità di minerale contenuta nelle ossa è direttamente proporzionale alla loro robustezza.

Perché è importante sottoporsi alla MOC ad ultrasuoni?

L’esame ad ultrasuoni del calcagno fornisce informazioni sul proprio rischio di frattura. Si tratta di un esame di prima istanza come se ne eseguono spesso durante il corso della vita (es. esame del colesterolo che fornisce indicazioni sul rischio di infarto del miocardio) che ha una certa importanza nell’ottica della prevenzione. 

Anche se l’esame evidenzia un rischio di osteoporosi, questo non significa che si presenterà una frattura ossea, ma l’esito positivo indica che esiste un rischio di fratture maggiore rispetto ad una persona sana.

I risultati del test, associati ad altri esami, permettono al proprio medico di avere un quadro clinico complessivo dello stato osseo del paziente e di poter suggerire la terapia più opportuna per prevenire l’osteoporosi.

Validazione clinica test osteoporosi

L’esame di screening, per la densitometria ossea a ultrasuoni, viene effettuato con la più moderna tecnologia con ampia e riconosciuta validità clinica. 

L’apparecchio che utilizziamo in farmacia, in collaborazione con EG-Stada, è il densitometro osseo SONOST 3000 di OsteoSyn. Un nuovissimo apparecchio ad ultrasuoni per la misurazione della densità e della qualità ossea. 

SONOST 3000 fornisce una veloce e affidabile diagnosi attraverso la misurazione del calcagno.

FAQ: informazioni pratiche sull’esame

Come funziona un esame ad ultrasuoni del calcagno?

L’ultrasonometro genera ultrasuoni che attraversano il tallone. Tale test si effettua sul calcagno perché la struttura dell’osso è simile dal punto di vista biomeccanico a quella del femore e delle vertebre, le sedi più soggette a frattura nei casi di osteoporosi. 

L’ultrasuono viene rallentato nella sua corsa se attraversa l’aria, quindi, durante questo esame, dell’acqua tiepida riempie le membrane a contatto con il calcagno per far sì che gli ultrasuoni non subiscano interferenze. Sul calcagno viene applicato del gel per permettere la migliore conduzione degli ultrasuoni.

Questo esame ad ultrasuoni può essere dannoso?

Gli esami ad ultrasometria sono sicuri. Gli ultrasuoni vengono impiegati in medicina anche per visualizzare gli organi interni, persino in donne in gravidanza; la quantità di energia impiegata dagli ultrasuoni in questi casi è considerata assolutamente innocua per l’essere umano, pur essendo di gran lunga superiore all’energia utilizzata nell’esame ad ultrasuoni del tallone.

A chi è sconsigliata la MOC?

Si sconsiglia di sottoporsi all’esame ad ultrasuoni sul calcagno se sono presenti ferite su questa zona o sulla pianta del piede. È necessario informare l’operatore per prevenire la trasmissione di infezioni. 

Cosa deve fare il paziente durante l’esame?

Per effettuare l’esame occorre che il piede sia nudo. Quindi si richiede cortesemente di togliere il calzino, la calza o il collant. La misurazione ha una durata di circa 10 secondi e per non compromettere il risultato, il paziente dovrebbe cercare di rimanere il più possibile immobile senza parlare.

Chi dovrebbe sottoporsi a questo test per l’osteoporosi?

Le persone soggette ai seguenti fattori di rischio osteoporosi: 

  • sesso femminile;
  • età avanzata;
  • magrezza;
  • frattura già esistente;
  • scarso esercizio fisico;
  • assunzione di alcuni farmaci (es. cortisonici, antiepilettici, gastroprotettori, etc.);
  • familiarità positiva;
  • menopausa precoce;
  • asportazione delle ovaie;
  • dieta povera di calcio;
  • disordini alimentari;
  • alcool e fumo.

Fonte: Metaphora adv 

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